lunedì 19 maggio 2014

TEMARIZUSHI - MAGIC BALLS



MAGIC BALLS


q.b.    riso per sushi                     
1/2     alga nori
q.b.    peperone rosso
q.b.    peperone giallo
q.b.    peperone verde
q.b.    salmone (possiamo usare anche salmone affumicato) 
q.b.    sesamo nero e bianco

PREPARAZIONE:

Prendiamo una ciotola dentro quale mettiamo il riso per sushi ed aggiungiamo gli ingredienti: l’alga tagliata a striscioline (2cm x 0.3mm circa), perperone (rosso, verde, giallo) tagliato a dadini, salmone. Prepariamo quadrati di pellicola. Prendiamo 1-2 cucchiai del composto e lo appoggiamo sopra la pellicola. Prendiamo l'angoli e chiudiamo. Togliamo la pellicola e passiamo le palline nel sesamo.



Finchè le palline sono in pellicola possiamo conservarle nel frigo.(cosi possiamo preparle prima)

GLI INGREDIENTI
 MESCOLIAMO TUTTI GLI INGREDIENTI INSIEME
 METTIAMO UN PO DI COMPOSTO NEL CENTRO DELLA PELLICOLA. PRENDIAMO L'ANGOLI E CHIUDIAMO!
 PALLINE CHIUSE
 TOGLIAMO LA PELLICOLA E IMPANIAMO NEL SESAMO
 SONO LE PALLINE SUL BORDO DEL PIATTO!!!


lunedì 28 aprile 2014

LIGHT

LIGHT



INGREDIENTI:                                                   
2/3 alga nori
        riso per sushi
        salmone
        cetriolo
        insalata
        masago

ATTREZZATURA:
      stuoia con pellicola
      ciotola con acqua
      coltello per tagliare il roll

PREPARAZIONE:
Ricopriamo la stuoia con la pellicola. Appoggiamo l’alga sulla stuoia con la parte ruvida in su, stendiamo il riso su tutta la sua superficie e giriamo al contrario. All’interno mettiamo tutti gli ingredienti tranne il masago (che useremo alla fine per decorare il roll) iniziando dalla parte più vicina a noi ed arrotoliamo girando piano e schiacciando leggermente su tutta la lungezza del roll. Attenzione a non mettere troppi ingredienti all'interno, altrimenti si rischia di complicare la fase "rolling" e di schiacciare il contenuto! Alla fine decoriamo con il masago.






sabato 5 aprile 2014

CENA PER 4 PERSONE

CENA PER 4 PERSONE












FUTO MAKI

FUTO MAKI

INGREDIENTI:
1/2  alga nori
        riso per sushi
        frittata
        gamberetti cotti
        tonno
        salsa picante
        avocado
       
ATTREZZATURA:
         stuoia
         ciotola con acqua
         coltello per tagliare il roll

PREPARAZIONE:
Appoggiamo l’alga sopra la stuoia per verticale con la parte ruvida in su, stendiamo il riso sopra di essa lasciando uno spazio libero sulla parte più lontana da noi di circa 3cm, aggiungiamo gli ingredienti mettendoli al centro del riso: avocado, tonno, gamberetti, frittata, salsa picante ed arrotoliamo girando piano e schiacciando leggermente su tutta la lungezza del roll. Decoriamo con gocce di salsa piccante sopra il roll.





quelli in alto


venerdì 4 aprile 2014

TIPI DI ALGA




TIPI DI ALGA 

 L’alga Wakame da assumersi solo saltuariamente in gravidanza è un’alga bruna particolarmente ricca in proteine, sali minerali, acido folico (vitamina B9), alginati.  Per le sue proprietà disintossicanti viene utilizzata anche per depurare il sangue dopo il parto.
·       Gli Spaghetti di mare (Himanthalia elongata) sono un’alga bruna particolarmente ricca in vitamina C (6 volte più delle arance), potassio e alginati. L’uso costante e regolare dell’Alga permette all’organismo di adattarsi più facilmente alle condizioni ambientali esterne (freddo, sforzi muscolari, ecc.). Per la sua ricchezza di iodio, il suo uso richiede cautela in gravidanza.
·   La Palmaria palmata (Dulse) è un’alga rossa che presenta un ideale equilibrio di nutrienti, tra cui ricordiamo la vitamina C, l’aminoacido lisina, il ferro, il potassio. Ha proprietà digestive ed è particolarmente efficace contro i disturbi dello stress, grazie alla ricchezza in potassio, ferro, oligoelementi, vitamine del gruppo B e C. Senza esagerare, non ha particolari controindicazioni in gravidanza.
·         L’agar-agar gelificante tra i più noti per uso gastronomico, non è altro che un derivato di una particolare alga, la Gelidium corneum, la cui assunzione non comporta  problemi per la futura mamma.
·   La Hijiki (Cystophyllum fusiforme)  merita attenzione, oltre che per il gusto eccellente, anche per la straordina­ria ricchezza di calcio (1.400 mg in 100 g, 10 volte il contenuto del latte), che la rende un’arma potente contro l’osteoporosi. Va usato in piccole quantità quando si aspetta un bimbo.
·   La Lattuga di Mare (Ulva lactuca) è un’alga verde anch’essa particolarmente ricca in calcio (ne contiene 30 volte più del latte). Oltre che contro l’osteoporosi è utile contro le tensioni e i crampi muscolari tipici della gravidanza.
·         L’alga Nori e Kombu trovate qui: http://sushiacasatua.blogspot.it/2014/03/tutto-da-sapere-sulle-alghe-in.html
·   L’alga Spirulina (alga di acqua dolce)
Non  tutte le alghe vengono dal mare, ci sono anche quelle d’acqua dolce che contengono quantità di iodio assolutamente controllabili. Una, in particolare, merita il titolo di “regina”: è la spirulina. Si tratta di un’alga microscopica coltivata anche in Europa, che non si usa in cucina  ma viene venduta in forma di tavolette o compresse.
Analizzando la sua composizione si rimane stupiti: contiene 23 volte più ferro rispetto agli spinaci, è 9 volte più ricca di betacarotene delle carote stesse,  dà la quantità tripla di calcio rispetto al latte ed è anche molto ricca di proteine. Considerando poi il contenuto di antiossidanti, la Spirulina è 31 volte più potente dei mirtilli e 60 volte più degli spinaci.  Insomma, un portento di salute, che secondo studi recenti sarebbe anche in grado di dare un grosso aiuto al nostro sistema immunitario, rendendolo più combattivo e resistente.In particolare, sembra che la spirulina sia capace di rendere più attive le cellule “killer” dell’immunosistema (importantissime per difenderci dai tumori) e aumenti la produzione di specifici ormoni, attivi contro virus e microbi. Senza contrindicazioni, nelle dosi indicate sulle confezioni risulta un’integrazione naturale utile per tutta la famiglia, compresi i bambini, le donne in gravidanza e quelle che allattano.







Informazione presa da: http://www.dolceattesa.rcs.it/2013/03/lorto-del-mare-mangiare-le-alghe-in-gravidanza/

giovedì 13 marzo 2014

TUTTO DA SAPERE SULLE ALGHE IN GRAVIDANZA



Mangiare le alghe in GRAVIDANZA

 

ALGHE RICCHE DI IODIO E ACIDO ALGINICO

Tra verdi, rosse e brune, l’assortimento della alghe che si possono gustare è davvero vastissimo ed è fatto di sapori tra loro molto diversi, ma anche di caratteristiche nutritive differenti. Una comune a molte alghe marine è la ricchezza di iodio: alcune specie ne contengono da 100 a 1000 volte di più degli ortaggi più comuni, e se consideriamo che la carenza di iodio è diffusissima in Italia (non per nulla il Ministero della salute consiglia di consumare sale iodato…), si capisce come un po’ di alghe nel piatto possano costituire un’ottima integrazione. Tanto più che lo iodio delle alghe è presente in una particolare forma chimica che lo rende facilmente assimilabile dall’organismo.
Oltre allo iodio, poi, un’altra sostanza tipica è l’acido alginico. Si tratta di una specie di gelatina che, quando arriva nello stomaco, si “spalma” sulle sue pareti proteggendone le mucose. Per chi soffre di acidità gastrica, le alghe possono essere davvero un aiuto, ma lo sono anche per chi ha problemi di colesterolo e di trigliceridi: le sostanze gelatinose si distribuiscono anche sulle pareti dell’intestino e riducono l’assorbimento dei grassi e del colesterolo. In effetti sono ormai parecchi gli studi che hanno dimostrato come un consumo costante di alghe aiuti a prevenire i disturbi cardiocircolatori, come l’arteriosclerosi e l’infarto.

PER LA MAMMA IN DOLCE ATTESA NORI SI, KOMBU NO

Se le caratteristiche generali della alghe le rendono un alimento interessante per la gran parte dei consumatori, nel caso della mamma in attesa occorre qualche attenzione in più, proprio perché contengono in forma concentrata alcuni sali e principi nutritivi.
Ai primi posti nella hit parade dei consumi ce ne sono due: Kombu e Nori, usate in molti piatti tradizionali orientali. Si possono acquistare nei negozi di alimentazione naturale, es­siccate e tagliate a fettine lunghe una decina di centi­metri, pronte per essere rei­dratate in acqua bollente, ma delle due solo la Nori è vantaggiosa per la donna incinta.

L’ALGA NORI - un integratore naturale

Nori (Porphyra Umbilicalis è il nome scientifico) è un’alga rossa dal sapore davvero buono (magari ci si deve fare un po’ l’abitudine…) e con caratteristiche nutritive che si adattano bene alle esigenze di chi aspetta un bimbo. Risulta infatti particolarmente ricca di proteine, di ferro e di provitamina A, proprio tre nutrienti dei quali il fabbisogno cresce di molto in gravidanza. Le proteine servono infatti per costruire i tessuti del bimbo che si sta formando, il ferro garantisce la formazione di emoglobina e l’ossigenazione del sangue, mentre la vitamina A agisce come antiossidante e protegge anche la pelle della mamma dallo stress e dall’azione dei radicali liberi. Tra l’altro, il fatto che la vitamina A sia presente nella Nori in forma di provitamina (che l’organismo trasforma secondo il suo bisogno reale) garantisce da ogni problema di accumulo della sostanza nell’organismo, negativo durante l’attesa.
Ma il vero asso nella manica dell’alga Nori è il suo contenuto di acidi grassi polinsaturi (quelli buoni): acido linoleico, acido linolenico, acido gamma-linolenico, ma anche i due importantissimi acidi omega 3 eicosapentaenoico (EPA) e docosaesaenoico (DHA). Sono in particolare queste due sostanze a esercitare un ruolo essenziale per la corretta costruzione del tessuto nervoso dei bambini e per il mantenimento del tono dell’umore della mamma.
Di qui il consiglio di un consumo non troppo abbondante, ma frequente. In altre parole, non serve riempire il piatto una volta la settimana per fare scorta prolungata delle sostanze utili, è importante invece un suo consumo costante anche se in piccole quantità, sia per contrastare il rischio di anemia, sia per utilizzarlo come ricostituente per il sistema nervoso centrale e periferico.

DA EVITARE IN GRAVIDANZA “ALGA KOMBU” !!!

È un’alga bruna così diffusa da essere considerata ormai l’alga alimentare per antonomasia e la sua caratteristica principale è quella di essere straordinariamente ricca di iodio. Proprio questo richiede però molta attenzione nell’uso e risulta sconsigliata per la mamma in attesa. Lo iodio, infatti, gioca un ruolo essenziale nella regolazione del metabolismo attraverso gli ormoni della tiroide, e se è vero che un suo deficit (peraltro diffuso) è certamente negativo, è altrettanto negativa una sua assunzione esagerata, quale si può verificare consumando abitualmente alghe kombu. A maggior ragione in gravidanza, quando l’organismo è di per sé soggetto a un diverso assetto ormonale.
Un’altra caratteristica che rende Kombu sconsigliabile nel periodo dell’attesa è la sua ricchezza di acido glutammico. Si tratta di un particolare aminoacido utilizzato anche industrialmente per ricavarne il glutammato monosodico, un potente esaltatore di sapidità che interagisce con specifici recettori sulla lingua producendo l’umami (il “quinto sapore”). Proprio per il suo contenuto di acido glutammico la Kombu è molto usata per insaporire le pietanze e in particolare le zuppe, i legumi e le minestre, ma diverse ricerche svolte in passato hanno fatto insorgere forti dubbi sull’opportunità di proporre ai bambini un’alimentazione ricca di glutammato, ipotizzando addirittura che questa sostanza possa avere effetti negativo sullo sviluppo cerebrale.
Tra eccesso di iodio e ricchezza di glutammato, si capisce quindi come la Kombu non debba rientrare per abitudine (qualche piccolo assaggio non comporta rischi) non solo nell’alimentazione della donna incinta, ma anche in quella dei bambini sotto i dodici anni di età.

DOPO PARTO NON USARE KOMBU E FUCUS

L’alga kombu è spesso consigliata per dimagrire, insieme a un’altra alga bruna chiamata fucus. Da qualche anno, infatti, si è scoperto che queste alghe possono essere efficaci per combattere i chili di troppo grazie al fatto che sono pochissimo caloriche, contengono molto iodio che accelera il metabolismo e aiuta bruciare calorie, svolgono azione diuretica e sono anche ricche di sostanze (mucillagini) che accelerano il passaggio degli alimenti nell’intestino, diminuendo l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri. Se Kombu si presta all’uso in cucina, fucus non è propriamente una bontà e si trova facilmente in vendita sotto forma di compresse, di estratti acquosi o di capsule gelatinose. Da usare sotto controllo medico, queste alghe non vanno bene però per la mamma che desideri perdere peso dopo il parto. I motivi sono gli stessi che rendono kombu inadatta alla gravidanza: l’eccesso di iodio che può passare anche attraverso il latte, e la necessità di non interferire in modo traumatico con il quadro ormonale della mamma.







Informazioni presi da: http://www.dolceattesa.rcs.it/2013/03/lorto-del-mare-mangiare-le-alghe-in-gravidanza/